mercoledì 20 febbraio 2013

Meritate/meditate vacanze

Vacanze dove? Come, con chi? Ecco, l’atroce dubbio che mi attanaglia sempre più spesso….
Sono una di quelle persone che pensa per buona parte della giornata a come saranno le sue vacanze, con chi le passerò, dove andare e quando partire. Probabilmente, è diventato un modo per fuggire dalla realtà, dal tran-tran di tutti i giorni, per sognare di rilassarmi completamente, ricaricarmi e rimettermi totalmente in forze per poi affrontare la vita con più energia e con nuove idee e buoni propositi. Ora poi, che ci sono due bambine piuttosto piccole è diventato un vero e proprio esercizio mentale, pensare alla vacanza che farò con mio marito, dassoli, o tutti insieme, mi fa stare bene.
Del resto, la stanchezza spesso prende il sopravvento e, ogni tanto, viene anche un po’ di vero e proprio scoramento, nel senso che viene da pensare” ce la faremo?”, “c’è luce in fondo a questo tunnel fatto di pappe con carne  e crema multicereali, cacca, zucchini freschissimi di colore chiaro biologici e di filiera corta, pannolini, giochi “quetto è mio”” no, anche quetto è mio, lei non lo deve toccare, è trooooppo piccola!”, scuole materne statali o paritarie, asili nidi, nanne, lettoni, passeggini e chi più ne ha più ne metta (anzi, no, per favore non ne metta più, grazie!)!” E in questo marasma, la mia testa parte per la tangente e inizio a sognare posti esotici. Spesso, anzi molto spesso, siamo al mare ma non disdegno anche altre mete come per esempio alcune grandi città.
Scenario 1:
Dove:  isola tropicale con barriera corallina o anche le isole Cook che sono la mia ultima folgorazione, Sormiou (Marsiglia), Corsica, Grecia continentale o isole.
Siamo tutti e quattro insieme e ci stiamo godendo un meritato riposo, le bambine giocano in totale sicurezza, io sono rilassata e faccio le cose con lentezza e una di seguito all’altra e non tutte insieme contemporaneamente. Si può parlare con i piccoli e con i grandi riuscendo a terminare i discorsi e portando fino in fondo i ragionamenti, senza essere interrotti, ci si veste con pochi stracci (visto che la temperatura lo permette) anzi, forse,  si vive in costume. Il posto in cui viviamo assomiglia ad una casa ovvero è abbastanza confortevole senza però che lo debba considerare di mia proprietà ovviando così a tutti quegli obblighi di chi ne possiede una (tipo pulire a fondo, rimettere a posto ecc…). Il mare è probabilmente molto vicino alla porta di casa e forse dalle finestre si vede e, comunque, il suo colore, lì vicino, potrebbe virare dallo smeraldo al blu profondo, con una trasparenza tale tanto da vedere i pesciolini che nuotano. La spiaggia poi sarebbe di sabbia, dalla grana fine, chiara, non troppo spaziosa e soprattutto vuota. Si può leggere. Non ci sono date di scadenza, di rientro a scuola, a lavoro, all’asilo, una vacanza che duri il tempo necessario per riprendersi del tutto e poi, forse con calma, rientrare; perché la mia vita, la nostra vita non è brutta per niente ma è da troppo tempo uguale e io, che non riesco a mangiare due volte consecutive lo stesso cibo, inizio a sentirne la fatica…
Scenario 2
Dove: Londra, ma va bene anche un’altra capitale europea.
Scappare per una due giorni con il mio amato, in un posto qualunque, anche se ultimamente vorrei tanto ri-vedere Londra, dove siamo stati molto tempo fa e un po’ ce ne siamo dimenticati. Vorrei un piccolo hotel in città. Vorrei camminare, abbracciare, parlare, parlare ancora, ascoltare, dire cazzate e ridere. Dormire. Sapere che le bambine stanno bene, sono felici e non sentono la nostra mancanza per due miseri giorni. Mi basta questo….ma una mostra da visitare la trovo di sicuro….!
Per il momento non è possibile, semplicemente perché L. poppa il mio latte e non può proprio fare a meno di me, ma quando ci saremo staccate…. Chissà, prendendo il coraggio a quattro mani ci si potrebbe riuscire…?!

2 commenti:

  1. ma sai che io sono talmente esaurita che se vado in vacanza non credo di riuscire nemmeno ad alzarmi dal letto dell'albergo?
    comunque credo che approfitterò di quest'ultimo virus gastrointestinale che mi sta attanagliando da una settimana e mezza per smettere di allattare. Sono 5 giorni che ho smesso. Stamattina ho avuto una ricaduta perché poverina, è malatina, ha bisogno di conforto... ma mi devo staccare, è il mio corpo che me lo sta chiedendo, e anche violentemente.
    ah, un isola, il mare cristallino...

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  2. anche io sento che si sta avvicinando per me il momento di staccarsi, avevo detto che avrei continuato almeno fino a quando avesse avuto un anno ma inizio a pensare che , anche stavolta, non gliela faccio. e poi sì.. una vacanza su un'isola ma ho omesso "nel corpo di un'altra", perchè del mio un po' me ne vergogno!

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