Sono una di quelle persone che pensa per buona parte della
giornata a come saranno le sue vacanze, con chi le passerò, dove andare e
quando partire. Probabilmente, è diventato un modo per fuggire dalla realtà, dal
tran-tran di tutti i giorni, per sognare di rilassarmi completamente,
ricaricarmi e rimettermi totalmente in forze per poi affrontare la vita con più
energia e con nuove idee e buoni propositi. Ora poi, che ci sono due bambine
piuttosto piccole è diventato un vero e proprio esercizio mentale, pensare alla
vacanza che farò con mio marito, dassoli,
o tutti insieme, mi fa stare bene.
Scenario 1:
Dove: isola tropicale
con barriera corallina o anche le isole Cook che sono la mia ultima
folgorazione, Sormiou (Marsiglia), Corsica, Grecia continentale o isole.
Siamo tutti e quattro insieme e ci stiamo godendo un
meritato riposo, le bambine giocano in totale sicurezza, io sono rilassata e
faccio le cose con lentezza e una di seguito all’altra e non tutte insieme
contemporaneamente. Si può parlare con i piccoli e con i grandi riuscendo a
terminare i discorsi e portando fino in fondo i ragionamenti, senza essere
interrotti, ci si veste con pochi stracci (visto che la temperatura lo
permette) anzi, forse, si vive in costume.
Il posto in cui viviamo assomiglia ad una casa ovvero è abbastanza confortevole
senza però che lo debba considerare di mia proprietà ovviando così a tutti
quegli obblighi di chi ne possiede una (tipo pulire a fondo, rimettere a posto
ecc…). Il mare è probabilmente molto vicino alla porta di casa e forse dalle
finestre si vede e, comunque, il suo colore, lì vicino, potrebbe virare dallo
smeraldo al blu profondo, con una trasparenza tale tanto da vedere i pesciolini
che nuotano. La spiaggia poi sarebbe di sabbia, dalla grana fine, chiara, non
troppo spaziosa e soprattutto vuota. Si può leggere. Non ci sono date di
scadenza, di rientro a scuola, a lavoro, all’asilo, una vacanza che duri il
tempo necessario per riprendersi del tutto e poi, forse con calma, rientrare; perché
la mia vita, la nostra vita non è brutta per niente ma è da troppo tempo uguale
e io, che non riesco a mangiare due volte consecutive lo stesso cibo, inizio a
sentirne la fatica…
Scenario 2
Dove: Londra, ma va bene anche un’altra capitale europea.
Scappare per una due giorni con il mio amato, in un posto
qualunque, anche se ultimamente vorrei tanto ri-vedere Londra, dove siamo stati
molto tempo fa e un po’ ce ne siamo dimenticati. Vorrei un piccolo hotel in città.
Vorrei camminare, abbracciare, parlare, parlare ancora, ascoltare, dire cazzate
e ridere. Dormire. Sapere che le bambine stanno bene, sono felici e non sentono
la nostra mancanza per due miseri giorni. Mi basta questo….ma una mostra da
visitare la trovo di sicuro….!
Per il momento non è possibile, semplicemente perché L.
poppa il mio latte e non può proprio fare a meno di me, ma quando ci saremo
staccate…. Chissà, prendendo il coraggio a quattro mani ci si potrebbe riuscire…?!
ma sai che io sono talmente esaurita che se vado in vacanza non credo di riuscire nemmeno ad alzarmi dal letto dell'albergo?
RispondiEliminacomunque credo che approfitterò di quest'ultimo virus gastrointestinale che mi sta attanagliando da una settimana e mezza per smettere di allattare. Sono 5 giorni che ho smesso. Stamattina ho avuto una ricaduta perché poverina, è malatina, ha bisogno di conforto... ma mi devo staccare, è il mio corpo che me lo sta chiedendo, e anche violentemente.
ah, un isola, il mare cristallino...
anche io sento che si sta avvicinando per me il momento di staccarsi, avevo detto che avrei continuato almeno fino a quando avesse avuto un anno ma inizio a pensare che , anche stavolta, non gliela faccio. e poi sì.. una vacanza su un'isola ma ho omesso "nel corpo di un'altra", perchè del mio un po' me ne vergogno!
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