lunedì 16 gennaio 2012

La novella di Buchettino

Questa è il testo di una novella tradizionale toscana che a dire il vero solo coloro che sono nati nella Maremma grossetana e livornese conoscono con questo testo. La trascrivo perché a qualcuno potrebbe tornare utile, per esempio ad un genitore che non sa più a quale santo rimettersi per fare addormentare il proprio pargolo. Come tutte le novelle, soprattutto quelle antiche e tradizionali, ha la sua parte di perfidia, un vincitore intelligente e scaltro anche se bambino ed un vinto cattivo e mostruoso che, alla fine, viene sconfitto dall’intelligenza e dall’arguzia. L’incontro con la paura e con la violenza cieca, dalle quali oggi cerchiamo di allontanare i nostri figli con tutti i mezzi possibili, viene raccontato con naturalezza e soprattutto viene affrontato e superato. Questa novella non ha mai fatto male a nessuno e i vostri bimbi saranno così solidali con il personaggio di Buchettino che rimarrà impresso nella loro mente per sempre.


Buchettino era un bambino che si chiamava così perché era così piccino ma così piccino che entrava in tutti i buchi.
Un giorno Buchettino aveva fame ma, siccome la mamma non aveva niente da dargli, pensò di andare in chiesa, spazzare e forse lì avrebbe trovato una moneta per comprare la merenda.
E così fece e trovò la moneta. A questo punto pensò "Se mi compro le mele devo buttare via il torsolo, se mi compro le noci devo buttare via il guscio, ma se compro i fichi dovrò buttare via solo il picciolino".
Si decise per i fichi e dopo averli comprati andò a mangiarseli su un albero, lontano da tutti.
Passava da lì un Orco che sentì subito odore di bambino e disse "Ucci ucci sento odor di cristianucci, o ce n'è o ce n'è stati o ce n'è di rimpiattati!".
Buchettino fece finta di niente ma l'Orco gli disse "Oh Buchettino dammi un fichino" e Buchettino "No che non te lo dò sennò mi chiappi" e gliene tirò uno.
E l'Orco "Buchettino dammi un fichino, quello di prima è caduto nella cacca". "No che non te lo dò sennò mi chiappi" e gliene tirò un altro e quello andò a finire nella pipì.
Alla fine, il terzo fico Buchettino lo dette all'Orco di mano sua e quello lo tirò giù dall'albero lo mise in un sacco e si avviò verso casa.
Mentre camminava verso casa, all'Orco scappò la cacca e decise di fermarsi a farla allora Buchettino iniziò a dirgli "Vai più là che sento puzzo" e l'Orco si spostò un po' e Buchettino "Vai più in là che sento puzzo" e l'Orco si spostò un altro pochino e Buchettino "Vai più in là che sento puzzo!" e l'Orco si spostò ancora un po' fino a che non fu lontano dal sacco di Buchettino che riuscì a fare un buco, a riempire il sacco di sassi e a liberarsi.
Appena l'Orco arrivò a casa dalla moglie le chiese "Catera, Catera metti al foco la caldera che ho chiappato Buchettino!".
Quando l'acqua iniziò a bollire l'Orco ci versò il contenuto del sacco, tutti i sassi fecero uscire fuori dalla caldera l'acqua bollente che bruciò la povera Catera.
Intanto Buchettino era salito sul tetto della casa dell'Orco e se ne stava lì a guardare la scena. Quando l'Orco se ne accorse disse "Ma come hai fatto Buchettino a salire fino a lassù, dimmelo subito che ti vengo a prendere!" e Buchettino "Ho messo piatti su piatti, pentole su pentole, testi su testi e sono arrivato fino a qui".
Allora anche l'Orco mise piatti su piatti, pentole su pentole, testi su testi e iniziò a salire ma quando fu in alto, pesante come era, cadde a terra e morì.
Buchettino felice tornò finalmente a casa dalla sua mamma.
Larga la foglia, stretta la via, dite la vostra, che io ho detto la mia.

5 commenti:

  1. Che ricordi!!!! Io lo chiamavo Poghettino però

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    1. ciao Monica, che ricordi eh!!! a me vengono immediatamente in mente i miei nonni che me lo raccontavano e che naturalmente non ci sono più! non lo avevo mai sentito chiamare Poghettino ma è talmente radicato nella cultura popolare toscana che in ogni zona ha preso un nome diverso!

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  2. penso che sia una delle prime novelle che mi abbia raccontato mia madre, ovviamente con qualche variante rispetto a quelle che ho letto in rete, ma questa le assomiglia veramente tanto. I bambini oggi non la conoscono , ma io la voglio raccontare a scuola, per la prima elementare va benessinìmo

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    1. Bravissimo, mi sembra un'ottima idea!!! I bambini saranno entusiasti🥰

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  3. nella versione che conosco io, Buchettino abitava con la vecchia nonna ed era poverissimo, per questo un giorno la nonna lo mandò a spazzare gli scalini della chiesa nella speranza di trovare un soldino

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