venerdì 10 febbraio 2012

Riperdere l'occasione per stare zitto, 2

Come mai, ancora una volta, il governo Monti ha perso l’occasione per stare zitto?! Come mai le Ministre (e mi riferisco all'uscita della Severino) continuano ad aprire bocca e dare aria, parlando come delle vecchie signore del nord che frequentano i salotti bene e vivono in appartamenti che puzzano di naftalina, posti al nonsoquale milionesimo piano di una qualche torre nel centro delle loro città? Perché, quando parlano, le sentiamo lontane anni luce dall’Italia dei giovani e  le vediamo come anziane insegnanti universitarie che dal loro scranno si sentono in grado di giudicare una generazione intera senza conoscere la verità dei dati e delle statistiche? Ancora una volta, dimostrano quanto siano tecnicamente brave anzi  ineccepibili ma ancora una volta, non sanno che cosa sia la realtà dei fatti; la teoria si deve confrontare con la pratica sennò è inutile, fine a se stessa, astrusa e conferma tutta la distanza che c’è, nel nostro paese, tra l’Università e la vita dei cittadini. Perché le nostre migliori menti sono così lontane da noi: avrebbero possibilità di conoscenza, saggezza, esperienza di ogni genere eppure sono distanti anni luce e non vedono oltre le pagine dei loro libri polverosi?
Possibile che non siano mai arrivati sulle loro scrivanie ricerche su quanti giovani Italiani si siano, proprio in questi ultimi anni, trasferiti all’estero alla ricerca di lavoro, che non abbiano mai sentito parlare di “fuga di cervelli”?!  Che non sappiano quanti ragazzi del sud Italia siano emigrati al nord per trovare lavori anche umili visto che nelle loro terre di origine non trovano neanche quello?!
Ma non lo sentono il puzzo di naftalina che producono quando dicono sciocchezze di questo genere?!
Ma  forse siamo noi, gli sfigati, quelli che vogliono il posto fisso vicino a casa di mamma ma solo dopo avere bighellonato per i nostri primi ventotto anni, e che, da bambini viziati quali siamo, non abbiamo capito quello che è stato detto. Siamo noi che non comprendiamo l’essenza vera delle affermazioni dei nostri saggi governanti, che nella loro lucida perspicacia ancora una volta non sono riusciti a fare a meno di stare zitti e confermare quanto sia incolmabile la distanza tra noi e loro.

venerdì 3 febbraio 2012

Perdere l'occasione per stare zitti

Dalle mie parti si usa un’espressione colorita e senza pietà:” hai perso l’occasione per stare zitto!” Ecco, questo è quello che vorrei dire oggi al nostro Presidente del Consiglio che dall'alto della sua esperienza, della sua immensa sobrietà ed eleganza, dal suo essere sempre moderato e inappuntabile, era meglio se si fosse morso la lingua e se ne fosse stato zitto oppure avesse risposto con quel suo modo pacato, glissando come solo lui sa fare. Avrebbe evitato una mezza insurrezione popolare, del resto, in periodo di crisi e di grandi difficoltà, le parole sono importanti e nessuno è disposto a fare sconti. Eravamo convinti che finalmente qualcuno avrebbe fatto qualcosa per i precari, forse addirittura avrebbe messo le mani su welfare, che ci avrebbe compreso e che non avrebbe detto la prima cosa che gli passava per la testa senza prima accendere il cervello. E’ vero che siamo abituati a sentire scemenze di vario genere, noi Italiani ci saremmo dovuti bere che Ruby era la nipote di Mubarak, che i ristoranti e i cinema sono tutti pieni, che il padre di Noemi era un vecchio amico di Berlusconi e così via (la lista potrebbe essere davvero lunga e rischierebbe di fare risalire la bile a molti!).