domenica 26 maggio 2013

Addormento Rosso

Sempre gli stessi personaggi per un'altra piccola storia, inventata dalla mamma, e che ha avuto grande successo in famiglia. In particolare, quando la nonna picchia il Lupo, riesce a scaturire ricche e grasse risate...

Questa è la storia di una bambina che si chiamava Addormento Rosso.
La piccola Addormento Rosso viveva insieme alla sua mamma in una casetta ai margini del bosco ed era una bimba che non riusciva a stare mai ferma, faceva sempre tantissime cose, non si fermava mai, passava da un gioco all’altro senza interruzioni, non faceva mai una pausa. Anche di notte Addormento dormiva pochissimo, si fermava per qualche minuto e poi ripartiva di slancio. Non era una bambina cattiva o disubbidiente, solo che faceva sempre qualcosa e voleva giocare, giocare, e giocare. Si svegliava cantando, poi correva nel bosco, giocava con gli animali del cortile, poi con le bambole, correva nei prati, andava a caccia di girini, poi faceva dei disegni, poi dipingeva un po’, poi camminava fino al villaggio per andare a giocare con dei bambini suoi amici, poi tornava sempre a piedi o addirittura saltando e tutto questo accadeva prima di pranzo!!! 

lunedì 6 maggio 2013

Cappuccino Rosso??!!

Declinare Cappuccetto Rosso in tutti i modi possibili e immaginabili è lo sport più praticato a casa mia. Oltre alla favola classica e agli ormai noti Cappuccetto verde, bianco e giallo (quest’ultima è la sua preferita), abbiamo inventato noi (babbo e mamma) alcune storie e abbiamo riscosso un certo successo presso il nostro ristretto ma sofisticato pubblico. Ancora una volta scrivo per non dimenticare.

Cappuccino Rosso

C’era una volta una bambina che adorava bere il cappuccino. E’ per questo motivo che tutte ma proprio tutte le mattine andava al bar e ordinava un cappuccino. Il barista era così abituato a vedere entrare la bambina e sentirsi domandare un cappuccino che, appena Cappuccino Rosso entrava, iniziava a prepararlo senza nemmeno chiederle cosa volesse.

Una mattina, Cappuccino Rosso, come al solito, entrò nel bar, dette il buongiorno a tutti i conoscenti e chiese un cappuccino . Il barista subito lo preparò e glielo servì. Dopo pochi minuti, entrò anche un lupo, uno che non si faceva mai vedere da quelle parti, e, anche lui, chiese un cappuccino. Il barista allora rispose: “Mi deve scusare signor Lupo ma abbiamo finito il latte quindi non possiamo più fare cappuccini”. “Ma come sarebbe a dire?”, disse il Lupo, “Io sono entrato apposta per bermi un cappuccino e voi non avete più il latte???!! Ma io voglio il mio cappuccino!!! Il bar più vicino dista tre chilometri, non posso aspettare oltre!” . Allora il barista:” ehm… davvero mi dispiace signor Lupo, proprio non posso fare niente per lei, l’ultimo l’ho fatto a quella bambina lì nell’angolo, vede?”. ”Bambina?...Lì nell’angolo? Mah..allora….quasi quasi….” e iniziò ad avvicinarsi a Cappuccino Rosso, poi, quando fu vicino abbastanza, senza dire né ohi né ahi in un sol boccone se la mangiò.

Tutti rimasero allibiti, il barista chiese spiegazioni e il Lupo candidamente rispose che questo era, a suo dire, l’unico modo per bersi un cappuccino visto che la bambina ne aveva uno nello stomaco, ancora caldo!
Nel frattempo entrò nel bar una vecchina con l’ombrello e subito chiese al barista se aveva visto una bambina, anzi la sua nipotina, con la quale aveva un appuntamento. Il barista rispose che sì in effetti l’aveva vista ma che se l’era appena mangiata il Lupo. Allora la nonnina avvicinandosi all’animale disse:” Mi scusi, ma lei perché si sarebbe mangiato la mia nipotina?”. E il Lupo: “Ehm… vede signora, non è che ce l’avevo con sua nipote in particolare ma era l’ultima persona che si era bevuta un cappuccino e quindi se volevo avere un cappuccino in pancia dovevo per forza mangiarmi la bambina”.”Che cosa???!!! Mi renda subito mia nipote, immediatamente!!!!!!!!! Disse la nonna e iniziò a picchiare il Lupo con l’ombrello, doing doing doing e il Lupo:” Ma nonnina, no la prego aspett ahi ahi, mi facc ahi ahi spiegar ahi ahi!”. Naturalmente, dopo un po’ che prendeva ombrellate e calci dalla vecchietta il Lupo si convinse a restituire la bambina… si provocò il vomito e subito la bimba venne fuori dalla sua bocca. 
Cappuccino Rosso uscì un po’ sorpresa perché era all’oscuro di tutto, nessuno le aveva detto perché il lupo l’avesse mangiata ma appena vide la nonna la abbracciò contenta. “Oh piccola mia!” le disse la nonna “stai bene? Il lupo ti aveva mangiato ma l’ho convinto a lasciarti andare; a dire il vero, non ce l’aveva con te, aveva solo tanta voglia di bersi un cappuccino! Ma ora è tutto passato! Che ne dici se festeggiamo la fine di questa brutta avventura con un bel cappuccino? Anzi, che ne dici se gliene offriamo uno?” . E la bimba: “Ma sì certo nonnina, volentieri! Il barista però ha detto che ha finito il latte!”, e la nonna: “Sì, è vero, ma non quello di soia! Barista due cappuccini con latte di soia, anzi no, tre cappuccini con il latte di soia, uno offriamolo al Lupo, così la prossima volta evita di mangiarsi una bambina solo perché a voglia di bersi un cappuccino!!!!!!!!!!!!!!