venerdì 30 novembre 2012

Italiani analfabeti, ancora?!


“Mamma mi leggi una stolia?”, “Mamma mi acconti del bambino che va dal dottoe pecchè non liesce a fale la cacca?”, “no, anzi, mamma, te la leggio io!”. Questa è mia figlia di due anni e mezzo che, come tutti i bimbi della sua età, ama le storie e ha già un gran desiderio di capire come si fa a leggere. Eppure, dopo che sarà andata alla scuola elementare  e avrà imparato a leggere e a scrivere, il suo interesse per la lettura calerà inesorabilmente e ci vorrà del bello e del buono per convincerla a non abbandonare quest’abitudine. Tutto questo, per introdurre un articolo che ho letto, anche se ci incastra poco, a dire il vero, con mia figlia, sull’analfabetismo in Italia, apparso di recente sul Corriere della Sera, http://www.mestierediscrivere.com/uploads/files/nuovi_analfabeti.pdf.
Sì, ancora una volta, in Italia si parla di analfabetismo. E ancora una volta mi sorprendo dei dati che vengono forniti: il 20 per cento degli Italiani sa appena leggere e capire un testo semplice, dei grafici e qualche tabella, mentre rimane una percentuale ancora molto alta di analfabeti ovvero persone che non hanno mai, o poco, frequentato una scuola e che sanno fare solo la propria firma. 

mercoledì 21 novembre 2012

Zero informazioni, zero preoccupazioni


E’ con piacere che da quattro anni vivo senza televisione. 
Dico: “è con piacere” perché non solo si può vivere senza ma lo si può fare molto bene, trascorrendo lunghi minuti o ore in silenzio oppure sostituendo  la visione di un programma con un po’ di musica a nostro piacimento, con una lettura e con questo non intendo la lettura di un  libro pesante barboso e stantio ma magari una rivista frivola e sciocchina o con qualsiasi altra cosa che sarà di certo più interessante o utile rispetto allo stare a guardare e ascoltare scemenze di ogni genere.
Nonostante il mio impegno a evitare di guardare la tv, fino a qualche anno fa, avendola in casa proprio davanti al divano, non riuscivo a fare a meno di accenderla e cercare qualcosa che fosse non dico interessante ma ascoltabile. E’ per questo, complice anche un cambio di residenza,  che ho deciso di recedere definitivamente dal contratto e di provare a vivere senza.  Oggi, posso affermare che si vive meglio e soprattutto, quando capita di trovarla accesa in casa di qualcuno, è bello non conoscere nessuno dei programmi, dei presentatori e dei tormentoni che vengono detti. E ‘ bello, in sala d’aspetto dal dottore, prendere in mano uno di quei giornali tipo “Chi” e non capirci niente, non sapere di chi sono quelle chiappe e quei muscoli e supporre che siano di qualche tronista di cui non me ne frega niente se ha fatto la depilazione totale o parziale o la Bocconi. Senza dimenticare le volte che sento dire del Tale e che se poi chiedo “ma chi è questo, lo dovrei conoscere?” , l’altro si affretta a giustificarsi che lo conosce sì ma che lui la tv non la accende mai, del resto ormai anche nei telegiornali non si dicono che facezie (e come dargli torto?!). Molti anni fa mi è successo anche un fatto divertente, mentre ero in un negozio ho trovato una conoscente che aveva il figlio che lavorava per il reality “Isola dei famosi”, la signora ne era così fiera che volendomelo raccontare mi disse “ma lo sai dove è in questo momento E….?!” e di risposta “All’ Isola” e io che non conosco nessuna altra isola se non quella che ho visto per anni ogni mattina appena sveglia ho detto “All’ Elba?! Che bello in vacanza al mare d’inverno, deve essere meraviglioso ! Ottima scelta!” Nel negozio in cui tutti ascoltavano le gesta del povero E che lavorava fianco a fianco con tutti i vip è calato il silenzio e subito tutti si sono affrettati a guardarmi come una povera scema.

Insomma.. so’ soddisfazioni, piccole ma so’ soddisfazioni!

Non nascondo che c’è una certa presunzione nel non conoscere certi personaggi e forse qualcuno che parla con me si può anche risentire del fatto che non conosca il personaggio più famoso del momento, dandomi della snob ma io non lo faccio apposta , è la verità quando dico di non sapere chi sia: come faccio a conoscerlo se non ho la tv! Eppure, potrebbe davvero essere uno strumento utile, e in passato lo è stato; perché dunque non riusciamo più ad utilizzarlo bene? Perché la cosa migliore che guardiamo sono ricette di cucina che poi quasi mai riusciremo a preparare? Dobbiamo per forza rilassarci, non pensare a niente, non interessarci a qualcosa di un po’ più profondo della preparazione di un piatto di spaghetti, e come mai oggi abbiamo bisogno di leggerezza mentre nei tempi addietro avevano bisogno di cose profonde, importanti e argomenti seri?? Eppure tutti lavoravano, tutti avevano preoccupazioni, qualcuno doveva occuparsi di sbarcare il lunario e spesso si facevano lavori pesanti (anzi se ne facevano più di adesso) che ti  spossavano anche fisicamente….
E poi, se davvero ci si vuole rilassare e prendere la vita un po’ più alla leggera  la cosa migliore da fare è spegnere la tv così non sentiremmo proprio più niente, zero informazioni zero preoccupazioni.
Provate gente, provate!!!!