martedì 25 giugno 2013

C'è chi può e chi non può

Le risposte a queste domande le ho di già. Tempo fa mi sono imposta il silenzio e il machissenefrega ma ogni tanto un rigurgito di indignazione sale fino a tracimare fuori e non posso fare a meno di sfogarmi….!

Si è dimessa la Idem.

Ha fatto bene, ha fatto quello che avrebbero dovuto fare in molti, anzi no, in troppi nel nostro Parlamento, Onorevoli e Senatori di tutti gli schieramenti, ministri e viceministri, uomini e donne che, invece, non l’hanno mai fatto. Una buona fetta dei nostri Parlamentari sono inquisiti ma sono presunti innocenti fino all’ultimo grado di giudizio, possono rimanere in Parlamento serenamente e magari concorrere anche a definire una legge sulla giustizia che riesca in qualche modo a salvarli ma la Ministra delle Pari Opportunità, che per una volta non è solo una bella figliola con un paio di occhiali che la rendono intelligente e una collana di perle che la rende elegante, per lei, tutto questo non vale. La Idem doveva dare un segnale forte di un Governo nuovo fatto da persone oneste che si dimettono se viene scoperto qualcosa di non chiaro sul proprio conto e così lei si è coperta il capo di cenere e si è dimessa. Ha ammesso di non sapere cosa fosse effettivamente successo, ha confermato di avere dato mandato ai suoi familiari di gestire le sue finanze in modo trasparente e legale e che poi non se ne è più preoccupata e qualcuno ha fatto, a suo nome, degli illeciti.

Io ci credo.

Credo che si sia per anni allenata ogni giorno per otto ore e che con ogni probabilità, per le restanti ore, si sia occupata dell’educazione dei suoi due o tre figli come fanno tutte le madri lavoratrici e che, di conseguenza, abbia lasciato correre sugli aspetti finanziari ed economici della sua attività. Non escludo che sia lei la prima ad essere sorpresa per quello che è successo.
Non è bellissima, non è elegante, o almeno non mi è sembrata una che pensa più all’apparire che all’essere, è una persona di successo ma concreta, reale, nordica direi. Da Ministro, a mio parere, non era partita male, aveva cercato il dialogo con l’associazionismo, aveva previsto la sua presenza al gay-pride prossimo venturo, insomma si stava muovendo bene e con una certa solerzia. Ha subito offese ed ingiurie di ogni genere e se ne è andata, dimostrando una qualche dignità.


Ma perché tutti chiedono soprattutto da destra (ma anche con i silenzi della sinistra) di andare via alla Idem per sospette irregolarità finanziarie mentre in coro, a gran voce, si chiede a Berlusconi di restare?! 
Conviene rischiare un Governo, seppur inconcludente e di poco conto come questo, per un vecchio guardone impotente????