venerdì 5 aprile 2013

La democrazia in M5S e alcune considerazioni sparse

Ma che cosa è successo al Movimento 5 stelle? Dopo quaranta giorni di presenza in Parlamento c’è già bisogno di incontri segreti per placare il dissenso e, soprattutto, di incontri organizzati con metodi che non stenterei a definire “sovietici” per un movimento in cui veniva sbandierata la totale uguaglianza degli iscritti. Potere al popolo, cittadini e non Onorevoli in Parlamento, quello che bastava una semplice votazione on-line per esprimere la propria preferenza ed entrare alla Camera o al Senato o basta un’altra votazione in rete per eleggere un candidato alla Presidenza della Repubblica? Loro che hanno preteso una diretta streaming dell’incontro con il Pd e che poi, alla prima alzata di scudi, chiudono tutti fedelissimi in un agriturismo fuori Roma per parlare o addirittura eliminare la fronda che vorrebbe un accordo con il partito democratico per dare un governo a questo paese che,  per buona parte, è bloccato proprio da loro??! Ma non sarà un controsenso  eliminare chi non è d’accordo, mettere a tacere chi non è in linea con il Capo. Ma dove è andata a finire la democrazia? Chi si è permesso di criticare anche solo on–line è stato considerato un troll o peggio ancora un giornalista, mascherato da finto grillino, uno che voleva il male del movimento. Sì, perché il Movimento è una falange oplitica, un blocco unico che pensa in modo univoco senza sfumature anzi verrebbe da dire che è un organismo (geneticamente modificato??) che non pensa e che lascia pensare un’unica persona Grillo o al massimo Casaleggio, mentre gli altri eseguono.

Ma possibile che Grillo, o chi per lui, non capisca che è dalla discussione, dal confronto interno, dallo scambio che nascono le idee e che se lui detta e gli altri scrivono non si arriverà a niente e soprattutto non durerà a lungo. Se non ci si sporcano le mani non accadrà mai niente; anzi, qualcosa succederà si elimineranno da soli così come ha sempre fatto l’opposizione italiana che si è scavata da sola la fossa in cui poi è caduta. Dire sempre e comunque NO è facile ma controproducente. Non riusciranno mai a cambiare un intero paese eliminando tutti i partiti, tutti gli uomini politici, escludendoci dall’Europa e così continuando….in una volta sola. I grandi cambiamenti si fanno con calma, discutendo, scambiandosi i pareri e poi scegliendo, liberamente. In poche parole stanno perdendo una grande occasione e quindi, anche se mi rendo conto che si tratta di una mera provocazione, perchè non mettere in discussione la leadership piuttosto che le fronde???
Del resto,i grillini, anzi no Grillo, possono bloccare il paese ma non possono pensare che qualcuno dei vecchi partiti si stanchi e molli prima di loro. I partiti e il vecchio apparato in situazioni di stallo ci sopravvivono benissimo, anzi direi quasi che ci sguazzano: non lavorare, parlare parlare e parlare per non dire niente, oggi affermare una cosa e domani tornare sui propri passi, guadagnare il proprio stipendio mensile con tutti i loro benefit senza fare niente, fare del populismo spicciolo o presentarsi come colui che ha la soluzione in tasca…siamo nella situazione ideale per un certo tipo di politica tutta rivolta al tornaconto personale e al mantenimento dei vecchi privilegi. Saranno pure furbi, giovani, intraprendenti questi grillini ma non abbastanza da credere di fare fuori un mostro a sette teste come quello della politica italiana in una volta sola, senza sporcarsi le mani e senza alcun dissenso. E’ vero è stata una grande vittoria la loro, grande e inaspettata ma la guerra è un’altra cosa…

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