mercoledì 9 ottobre 2013

Sic transit gloria mundi...

Credo che oggi, intendendo proprio in questi giorni, essere Daniela Santanchè non deve essere facile….Probabilmente, essere Daniela Santanchè non è mai stato facile. Sgomitare da tutta la vita, cercando di raggiungere il potere, sfruttando tutti i metodi possibili ed immaginabili deve essere difficile. Volere essere forte, potente, perfetta, irraggiungibile e non riuscirci mai, dico mai, dopo anni e anni di tentativi, è sicuramente frustrante. Avere 53 anni ed essere tirata come una "strombola", con un viso deformato da una bocca che spero che non sia sua di “natura” ma che dalle mie parti non esiterebbero a definire “a ciabatta”, una voce inascoltabile, un modo di interloquire insopportabile: scandisce tutte le parole, quasi le sillaba, come se chi ascolta fosse scemo o sordo, alzando inutilmente la voce per attirare l’attenzione su di sé. Senza considerare i contenuti, cavalcare ogni argomento cavalcabile: la maternità, i problemi femminili, ogni tipo di paura o di sospetto verso il “diverso” che siano extracomunitari, zingari, comunisti o omosessuali, tutti insieme in un unico calderone, trasformandosi all’occorrenza in una perfetta dama di carità che aiuta i bambini poveri e malati, amante dell’arte e dopo un attimo urlare contro quelli che volevano fare fuori B. No, impossibile, non può essere facile.
Comunque, anche leggendo la sua biografia, c’è da aspettarsi che non abbia ancora finito di sparare cartucce e che, a breve, sia pronta per riciclarsi in qualche altra forma (io, per esempio, dopo il pitone la vedo bene come lucertola o come drago di Comodo che nonostante l’aspetto, sono, in fin dei conti, innocui) tipo fervente religiosa e “devota di papa Francesco”(oddio, in questo caso, c’è da rifarsi la verginità e lì la vedo dura eh!) oppure come opinionista in un reality dove il protagonista è il figlio. Sì, la vedo bene quasi dappertutto in qualsiasi ruolo che abbia a che fare con lo spettacolo o con la televisione (anche come tronista dalla De Filippi), meno bene la vedo in politica….la nostra mancata vicepresidente della Camera…!
Però, alzi la mano chi dice che il “suo” non l’ha fatto, intendo dire che è anche grazie a lei che B. è (spero definitivamente) andato a fondo. E’ proprio vicino a lui che ha dimostrato le sue doti di fine politica, di raffinata stratega, di elegante statista….

E’ stato davvero utile per lui ascoltare i consigli di Daniela, sottolineare le sue posizioni di forza,tiranneggiare nel suo partito più di quello che non abbia fatto fino ad ora e con gli uomini che lo hanno sempre sostenuto, affermare una cosa e poi fare il contrario, dichiararsi una vittima in pubblico e poi fare il carnefice in casa propria.
Ora, a parte l’irritazione che mi fa venire ogni volta che la vedo, quasi quasi c’è da ringraziarla la Danielona con la sua bocca a ciabatta, le palle sotto gli zigomi, il botulino che gira indisturbato nel suo corpo, senza di lei ancora avremmo tra i piedi B; invece, la notizia di questi giorni è che nelle pagine dei giornali on-line e cartacei lui non è più l’argomento principale; si parla di altro e soprattutto, qualche volta, si parla di Italia.
Possibile che a nessuno è venuto in mente che forse l’ha fatto per noi, è stata la nostra accabbadora e noi, i soliti irresponsabili comunisti che per più di venti anni lo abbiamo combattuto senza mai vincerlo, nemmeno un grazie?!

Grazie.

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